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Le perle della Murgia Meridionale

Da Putignano a Noci
Due borghi medievali attraversati dalla grande Storia, ma rimasti profondamente legati all'anima rurale di una terra che riesce ancora a donare serenità ed emozioni a chi si appresta a visitarla. Dalle strade famose per il Carnevale dei carri allegorici alla sacralità delle abbazie sulle alture murgiane.

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immagine della tappa a Putignano – il centro storico

Immagine di Putignano – il centro storico L'itinerario nel centro murgiano inizia dalla Via Estramurale a Levante, importante arteria cittadina che ripercorre il tracciato della cinta muraria del XV secolo eretta dai Cavalieri Gerosolimitani. Percorrendola in direzione sud, appena fuori dall'abitato si giunge alla Chiesa di San Domenico, edificio barocco fondato con l'annesso convento a metà del Seicento. L'interno presenta sontuose decorazioni che indicano l'importanza raggiunta dall'Ordine nella cittadina. Da Porta Barsento – ultimo residuo delle mura quattrocentesche – si entra nel borgo medievale dove, in Piazza del Plebiscito, cuore del paese, si trovano il Palazzo Sedile, sede del Municipio, il Palazzo del Balì che ospitava il Gran consiglio dei Cavalieri di Malta e la Chiesa Matrice di San Pietro Apostolo. Qui l'austera facciata romanica di XI secolo contrasta col grandioso barocco dell'interno, caratterizzato dal doppio scalone che collega i due altari principali e dalla grande cantoria sulla controfacciata. Poco più avanti, su Corso Vittorio Emanuele, si erge la facciata tardobarocca della Chiesa di Santa Maria la Greca, realizzata per ospitare un'icona dell'Odigitria e le reliquie di Santo Stefano portate da Monopoli per proteggere Putignano dalle scorrerie dei turchi.

immagine della tappa b Grotta di san Michele in Monte Laureto

Immagine di Grotta di san Michele in Monte Laureto La cripta rupestre è una delle tappe principali del Cammino dell'Angelo, la strada che collega i luoghi legati al culto dell'Arcangelo Michele dalla Puglia alla Normandia. Allestita in una cavità carsica su una collina a tre km dall'abitato lungo la SP 237, la Grotta di san Michele è stata officiata da diversi ordini monastici – cluniacensi, benedettini, gerosolimitani, carmelitani – fin dal X secolo. Oggi ospita sculture, dipinti e arredi liturgici di ottima fattura, opera di artisti locali.

immagine della tappa c Noci – il centro storico

Immagine di Noci – il centro storico La passeggiata a Noci parte dalla Chiesa di san Domenico in Via Repubblica. Quello domenicano fu, nel XVI secolo, il primo convento della città, ma per esigenze dell'Ordine fu ricostruito duecento anni dopo all'interno dell'abitato. La chiesa, restaurata negli anni 50 ha assunto un aspetto moderno. In piazza Plebiscito, nel cuore del borgo antico, si erge la Chiesa Matrice di Santa Maria della Natività. La facciata neoclassica è un rifacimento settecentesco dell'originale prospetto tardogotico, l'interno, a tre navate, conserva un interessante polittico scultoreo con statue policrome di santi e la Cappella della Trinità con un intenso ciclo pittorico del Cinquecento. Il Convento dei Cappuccini, sorto una decina d'anni dopo quello dei Domenicani, sorge  nell'omonima via sul lato opposto del centro cittadino. Nonostante i continui rifacimenti e restauri, la chiesa conserva ancora l'aspetto originario del Cinquecento sia in facciata che nell'impianto. All'interno degne di nota sono una tela attribuita a Luca Giordano e la Cappella della Madonna di Lourdes, adornata con stalattiti autentiche.

immagine della tappa d Abbazia Madonna della Scala

Immagine di Abbazia Madonna della Scala L'Abbazia Benedettina della Madonna della Scala sorge sul punto più alto delle Murge, a cinque chilometri da Noci. Il complesso, costruito nella prima metà del XX secolo, ingloba nella nuova un'antica chiesetta del XII secolo di cui conserva il portale e richiama lo stile romanico-pugliese nell'interno. Un altro superstite medievale è il pozzo del XII secolo al centro del chiostro. Nell'abbazia è ospitata una biblioteca di circa 40.000 volumi ed è attivo un centro di restauro del libro dove sono stati recuperati, tra l'altro, numerosi volumi danneggiati dall'alluvione a Firenze nel 1966.

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